Lo scorso 26 aprile sulla Gazzetta Ue n. L111 è stato pubblicato il regolamento (UE) n. 2023/857 a modifica del precedente 2018/842 (relativo alle riduzioni annuali vincolanti delle emissioni di gas serra a carico degli Stati membri nel periodo 2021-2030 come contributo all’azione per il clima per onorare gli impegni assunti a norma dell’accordo di Parigi), e del regolamento (UE) 2018/1999.
Il 16 maggio 2023 il regolamento entrerà infatti in vigore con l’obiettivo di regolare le emissioni di gas a effetto serra delle categorie di fonti IPCC “energia”, “processi industriali e uso dei prodotti”, “agricoltura” e “rifiuti”, «escluse le emissioni di gas a effetto serra risultanti dalle attività di cui all’allegato I della direttiva 2003/87/CE ma non quelle risultanti dall’attività “trasporto marittimo” e dalle attività ivi elencate ai fini degli articoli 14 e 15 di tale direttiva».
Come chiosa Bruxelles: «La necessità di agire per ridurre le emissioni di gas a effetto serra» (…) «sta diventando sempre più urgente», per questo motivo il provvedimento appena varato dall’esecutivo europeo, innalza l’obiettivo fissato di riduzione – dal 30% al 40% delle emissioni prodotte nel 2005 – da raggiungersi entro il 2030.